Produzione del seme ibrido.

Il compito della Produzione è di grande responsabilità, deve dare la certezza che il seme destinato alla commercializzazione sia di ottima qualità (la migliore ottenibile da quel prodotto), per questo viene scrupolosa­mente seguita una rigida metodologia.

» Scelta dell'ambiente pedoclimatico più favorevole alla produzione. Si devono privile­giare i terreni con alta spinta produttiva in aree con basso livello stress.

» Scelta di coltivatori capaci, presso i quali verranno moltiplicati tanto i parentali o seme di base (i genitori dell'ibrido) che il seme com­merciale.

» Ottimo isolamento spaziale dei campi di produzione da altro mais, si deve limitare al massimo la possibilità di inquinamento accidentale dovuto a polline indesiderato che arrivi sulla "linea porta seme" durante la sua fioritura.

» Appropriata tecnologia alla semina.

» Epurazione ed emasculazione tempestiva e totale nella linea porta seme, con ripetute verifiche.

Controlli programmati ed assidui presso i coltivatori da parte di tecnici specialisti.

» Raccolta pianificata, per limitare al massimo possibili danni al seme che possono avvenire in campo o durante la raccolta.

 

Lavorazione presso la COOPSEMENTI.

 

Dopo la raccolta inizia il lavoro presso la Coopsementi, dove vengono svolte numerose fondamentali operazioni:

» Selezione delle spighe di mais, vengono eliminati gli eventuali "fuori tipo" e le spighe con marciumi o altri difetti.

» Essiccazione della frazione selezionata, l'umidità viene portata dal 35-40% della raccolta fino al 11-12%. In questa fase si utilizzano basse temperature che evitano stress e caduta di germinabilità al seme.

» Sgranatura delle spighe essiccate.

» Selezione meccanica con calibratura del seme pulito ed omogeneizzazione dei calibri con l'impiego della tavola densi­metrica.

» Confezionamento e contestuale concia (trattamento fungicida ed insetticida) del seme.

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